SONAR-INFO-p66




La frequenza ottimale nella scoperta idrofonica

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1)Generalità

La determinazione della frequenza ottimale (fos) nella scoperta delle sorgenti acustiche coinvolge numerose variabili non sempre quantizzabili con precisione, perciò anche il valore di tale frequenza non può essere calcolato con esattezza.
Nei casi di scoperta su distanze superiori ai 33 Km, quando è difficile la scelta migliore tra le diverse le leggi che governano l'attenuazione per assorbimento, gli errori su (fos) possono essere anche dell'ordine del 30 % .
Nonostante le difficoltà citate questo tipo di calcolo resta l'unico possibile per fornire unn'idea sulla frequenza ottimale nella scoperta sonar; la determinazione di tale frequenza è fattibile con due metodi diversi:
Tramite la procedura analitica
Tramite un processo grafico-numerico
Nella pagina presente svilupperemo entrambe le procedure di calcolo, dal paragrafo 2 al paragrafo 5 si tratterà dell'elaborazione analitica del DT (soglia di rivelazione) per valutarne il valore massimo in funzione della frequenza, nel paragrafo 6 sarà mostrata una procedura grafico numerica sostitutiva di quella analitica, in 7 si dimostrerà matematicamente la validità della soluzione grafica.

2)Definizione delle variabili di calcolo

Per il calcolo della frequenza ottimale di scoperta (fos) sono implicate le due equazioni generali, già mostrate in P42, dalle quali esplicitare il DT.
Dato che il DT è dipendente dal rapporto segnale/disturbo, tanto più elevato sarà il suo valore tanto migliore sarà la capacità di scoperta del sonar; ne segue che per un particolare valore di frequenza (fos) si avrà il massimo del DT.

Date le due equazioni:
TL = SL + DI - NL - DT + 10 Log BW
TL = 60 dB + 20 Log R + a R
si legano come segue per la determinazione del DT:

SL + DI - NL - DT + 10 Log BW = 60 dB + 20 Log R + α R
da cui :

DT = SL + DI - NL + 10 Log BW - 60 dB - 20 Log R - α R     1)

Dato che quasi tutte le variabili della nuova equazione 1) sono funzioni della frequenza anche il DT è funzione della stessa.
Si tratta quindi di procedere alla ricerca del massimo della funzione in 1), tramite la valutazione della sua derivata rapporto alla frequenza:
d(DT)/df
e risolvendo infine quest'ultima mediante l'equazione:
[d(DT)/df] = 0 .

3)Specificazioni sulle variabili della 1)

Prima di esaminare le variabili della 1) è necessario osservare la loro dipendenza od indipendenza dalla frequenza :
-La larghezza di banda BW e gli addendi    -60 dB - 20 Log R,    sono indipendenti da f.
-Il DI e il termine αR sono dipendenti da f² ; crescono di 6 dB ad ogni raddoppiamento di f (pendenza di +6dB/ottava).
-SL ed NL sono dipendenti da 1/f² decrescono di 6 dB ad ogni raddoppiamento di f (pendenza di -6 dB/ottava).
Specifichiamo ora le variabili secondo le loro espressioni logaritmiche (e non) in cui f è espressa in KHz ed R in Km:

SL = 10 Log [ (1/K1²) / f²] dove (1/K1²) è una costante
NL = 10 Log [ (1/K2²) / f²] dove (1/K2²) è una costante
DI = 10 Log ( K3² x f²) dove K3² è una costante
α R = 0.01 x f² x R (attenuazione per assorbimento)

La scelta della formula per il calcolo dell'attenuazione per assorbimento è stata voluta, data la sua semplicità rispetto ad altre, per consentire uno sviluppo non troppo complicato della parte analitica che segue.

4)Impostazione della derivata del DT

Il calcolo della derivata del DT rapporto alla frequenza, è così impostato:

d(DT)/df = d[ SL + DI - NL + 10 Log BW - 60 dB - 20 Log R - α R ] / df
essendo la derivata di una somma algebrica possiamo scrivere:

d(DT)/df = d(SL)/df + d(DI)/df - d(NL)/df + d(10 Log BW)/df + d( -60 dB -20 Log R)/df - d(α R)/df
nella quale si possono eliminare le derivate nulle delle variabili indipendenti da f ottenendo:

d(DT)/df = d(SL)/df + d(DI)/df - d(NL)/df - d(α R)/df

Nel paragrafo successivo la procedura di calcolo delle derivate dei singoli addendi.


5)Calcolo delle derivate dei singoli addendi

Per il calcolo delle derivate dei singoli addendi è utile sviluppare le funzioni logaritmiche come segue:

-per SL = 10 Log [ (1/K1²) / f²] = 20 Log [1 / (K1 f)]
-per NL = 10 Log [ (1/K2²) / f²] = 20 Log [1 / (K2 f)]
-per DI = 10 Log ( K3² x f²) = 20 Log (K3 f)
-per α R = 0.01 x f² x R

trasformandole poi da logaritmiche a base 10 a logaritmiche a base e secondo l'uguaglianza:

Log(x) = Log(e) Ln(x) = 0.434 Ln(x) otteniamo:

-per SL = 8.68 Ln [1 / (K1 f)]
-per NL = 8.68 Ln [(1/ (K2 f)]
-per DI = 8.68 Ln (K3 f)
-per α R = 0.01 x f² x R

Per la semplificazione delle scritture seguenti indicheremo con drf  la derivata delle funzioni rapporto ad f.

Ricordando che drf   Ln [f(x)] = [1 / f(x)] f'(x) si ha:

Calcolo di drf  (SL) :
drf  8.68 Ln [1 / (K1 f)] = 8.68 ( k1 f) (- 1 / k1 f²) = -8.68 / f

Calcolo di drf  (NL) :
drf  8.68 Ln [1 / (K2 f)] = 8.68 ( k2 f) (- 1 / k2 f²) = -8.68 / f

Calcolo di drf  (DI) :
drf  8.68 Ln [K3 f)] = 8.68 (1 / k3 f) (k3 f&) = 8.68 / f

Calcolo di drf α R :
drf  0.01 x f² x R = 0.02 f R

Componendo la somma delle quattro derivate abbiamo:

drf  DT = (-8.68 / f) - (-8.68 / f) + (8.68 / f) - 0.02 f R = (8.68 / f) - 0.02 f R

Il massimo del DT per il quale si ricava la frequenza ottimale si ottiene ponendo drf  DT = 0:

(8.68 / f) - 0.02 f R = 0

che risolta in f da:

f = √ ( 434 / R )        2)

dove f è in KHz ed R in Km.

L'espressione 2), che risolve il problema, mostra come la frequenza ottimale fos dipenda dalla distanza R della sorgente acustica; ad ogni valore di R corrisponde pertanto una determinata frequenza ottimale.
Se ad esempio:
R = 40 Km il valore ottimale della frequenza di ricezione fos è: f = 3.3 KHz.
R = 80 Km il valore ottimale della frequenza di ricezione fos è: f = 2.3 KHz.


6)Determinazione grafica della frequenza fos

La valutazione della frequenza ottimale è possibile anche con un semplice metodo grafico numerico che, rispetto al procedimento analitico, ha il vantaggio di poter impiegare qualsivoglia legge di calcolo per l'attenuazione per assorbimento.
La parte numerica si elabora secondo l'equazione già richiamata al paragrafo 2) :

TL = 60 dB + 20 Log R + 0.01 f² R

I valori di TL si ottengono sotto forma di tabella per R = costante ed f variabile.
Nel nostro esempio realizzeremo due tabelle:
una per R costante = 40 Km ed f variabile a passi di 1 KHz
l'altra per R costante = 100 Km ed f variabile a passi di 1 KHz.





I dati delle due tabelle si riportano per punti su di un sistema di coordinate logaritmico lineari, le distanze tra i punti si raccordano al meglio ; in ascisse la frequenza in KHz ed in ordinate il valore di TL in dB così come mostra la figura 1.



Nel grafico è tracciata in rosso una retta fissa con pendenza 6 dB/ottava; da questa si tracciano due parallele come tangenti alle due curve, nei punti di tangenza si leggono in ascisse i rispettivi valori della frequenza ottimale;
per R = 40 Km f = 3 KHz --- per R = 100 Km f = 2 KHz.
Se paragoniamo i valori ricavati con questa procedura con quelli calcolabili con la formula ottenuta per via analitica riscontriamo, a causa delle inevitabili imprecisioni del grafico, un errore inferiore al 10 %:
-processo analitico: per R = 40 Km f = 3.2 KHz --- per R = 100 Km f = 2.1 KHz.
-processo grafico: per R = 40 Km f = 3 KHz --- per R = 100 Km f = 2 KHz

7)Dimostrazione analitica del processo grafico

La dimostrazione di cui al titolo deve acclarare che, nel grafico di paragrafo 6, l'ascissa f del punto di tangenza tra le due curve massimizza il DT così come la f determinata con la 2) di paragrafo 5.
Per l'esame prendiamo in considerazione le due funzioni tracciate nel grafico:

-funzione d'attenuazione: TL = 60 dB + 20 Log R + 0.01 f² R
-retta rossa (pendenza + 6 dB / ottava): Y = 10 Log f² = 20 Log f

Nel tracciare le parallele alla retta rossa, fino alla tangenza con le curve TL, è come spostare la retta stessa fino al punto di tangenza tra le due; è in tale punto che entrambe le curve hanno la stessa derivata prima, ovvero:

d(TL)/df = d (Y)/df

Sviluppiamo le due derivate rapporto ad f:
d(TL)/df = d(60 dB + 20 Log R + 0.01 f² R)/df = 0.02 f R
d (Y)/df = d (20 Log f)/df = 20 d (0.434 Ln f)/df = 8.68 / f

scriviamo la loro uguaglianza:
0.02 f R = 8.68 / f

risolviamo la nuova equazione in f per la determinazione dell'ascissa del punto di tangenza:
f = √ [ 8.68 / ( 0.02 R )] = √ (434 / R)        3)

A questo punto è immediato il confronto tra la 2) e la 3); le due formule sono identiche a dimostrare che le ascisse f risultanti dal processo grafico, salvo le inevitabili imprecisioni dovute al disegno, sono le stesse che massimizzano il DT nel processo analitico.



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