L'integrale di Sievert
(3° della serie degli integrali particolari)
  
                  -Calcolo automatico del valore numerico tra i limiti d'integrazione per gli integrali definiti-  
1) Generalità 
 Con questa pagina si apre la 3^ di una serie di routine per il calcolo degli integrali definiti
 a carattere particolare: l'integrale di Sievert.
 La funzione integranda, e quindi l'integrale, sono funzioni parametriche in "X"
 Le tabelle dell'integrale, calcolato in funzione del limite d'integrazione superiore "Θ" per gli
 angoli da 10° a 90° a passi di 10° e del parametro "X" da 0 a 10, in sette intervalli, sono disponibili in letteratura per un numero
 finito di combinazioni tra "Θ" e "X"; con questa pagina proponiamo uno strumento di calcolo per infinite
 combinazioni di valori, sia nell'ambito degli estremi di tabella che al di fuori di essa.
   
 
2) L'integrale di Sievert  
 La forma analitica dell'integrale in oggetto, integrale di una funzione parametrica in "X", è sotto riportata:
 
 dove l'estremo superiore d'integrazione, "Θ" , si estende da 0 a 90° e il parametro "X" da 0 a 10 ; entrambi
 i valori sono impostati dall'utilizzatore:
 nell'apposito Text Box per " X " in alto a sinistra, e secondo Text Box, subito sotto,  per Θ, come mostra il pannello operativo di figura 1:
 
 figura 1
 figura 1
 Come si vede in figura  un terzo  Text Box, S, sotto il secondo, consente di stabilire l'incremento del processo
 d'integrazione fissato; il valore S sostituisce l'infinitesimo "dt" nel processo di calcolo di I( Θ; X ).
Al lancio del programma "S" è fissato a: S = 0.00001; questo è un incremento  che consente senza alcun dubbio
calcoli veloci con precisioni fino a sei decimali.
 Il pulsante "Calcolo" a riposo è di colore verde, una volta premuto permane di colore rosso per tutto il
 tempo di calcolo; è un modo per giustificare il tempo d'attesa per lo sviluppo del processo.
 3) Esempi di calcolo  
 Il calcolo dell'integrale si esegue chiamando l'eseguibile in VB6:   IP3.exe che presenta
 la schermata di figura 1 .
 I risultati degli  esempi si confrontano con un dato tabellare preciso a 6 decimali:
 a caso un valore calcolato  per  Θ = 20°  ed X = 2.6  il valore dell'integrale é: I(Θ; X) = 0.024582
 -primo esempio:
  Per S impostato in automatico al lancio del programma: S = 0.00001
  e per  X = 2.6 ed Θ = 20°, dopo un sensibile tempo di calcolo, si ha: I(Θ; X) = 0.024582 coincidente con il valore di tabella.
  
 -secondo esempio: 
 Supponiamo che per velocizzare il calcolo s'imposti manualmente S: S = 0.01;
 per X = 2.6 ed Θ = 20°, si ha immediatamente : I(Θ; X) = 0.024583
 con errore di circa 4 / 100000 rispetto al calcolo precedente. 
-terzo esempio:
 Un calcolo che mostra la versatilità di questo sistema di computazione si può sviluppare
 per un valore di  X; non compreso in tabella:
 Pe X = 2.15 ed Θ = 30° il valore di  I(Θ; X) deve essere compreso tra I( 30°; 2 ) = 0.064492 e
 I( 30°; 2.2 ) = 0.0552329 di tabella :
 il calcolo mostra l'asserto: I( 30°; 2.15 ) = 0.055136  
 
 -quarto esempio:
  Sempre a dimostrare le caratteristiche del calcolatore possiamo computare un valore  I(Θ; X)
  con Θ = 27° e X = 3.6 non compresi in tabella: per dette variabili, per S = 0.00001, si ha:
  I( 27° ; 3.6 ) = 0.011272.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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