SONAR-INFO-p31
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LE TRE CONFIGURAZIONI FALCON

-CONFRONTO TRA LE PRESENTAZIONI DINAMICHE-


1) PREMESSA
Il materiale software illustrato in questa pagina, che consente una visione dinamica del pannello operativo del FALCON, è la prima volta che viene esposto al di fuori delle sedi tecniche entro le quali è stato sviluppato.
Eventuali consigli e/o suggerimenti sono graditi.

2) GENERALITA'
Il progetto originale del FALCON, inizialmente concepito per l'impiego di basi idrofoniche circolari, è stato modificato per l'utilizzo di basi diverse ( si veda doc. p20, doc. p22 ).
Il confronto tra queste diverse configurazioni è più significativo se mostrato in forma dinamica con i pannelli di comando e controllo del sonar così come si presentano all'operatore.
A questo scopo è stato sviluppato un programma dimostrativo, in VB, in grado di valutare, in fase dinamica il comportamento del sistema nelle varie soluzioni.
La grafica di presentazione video delle tre configurazioni è la stessa delle soluzioni originali, mentre il software è modificato per consentire una visione dinamica anche in assenza di base idrofonica e di elettronica di processo (si veda doc.p4).

3) CARATTERISTICHE TECNICHE COMUNI ALLE TRE CONFIGURAZIONI
-I segnali di rumore che sono utilizzati dal software per la simulazione dell'ambiente subacqueo hanno come generatore numerico l'istruzione vb "Rnd" relativa alla produzione di numeri casuali da 0 ad 1 .
-La banda di frequenza simulata, dipendente dal valore di un temporizzatore vb "Timer1", è dell'ordine di 2000 Hz.

-Il valore della costante di tempo relativa all'integrazione del processo di correlazione è variabile, a comando dell'operatore, e può assumere i seguenti valori espressi in minuti secondi:
RC = (0.05) ; (0.1); (0.2) ; (0.4); (0.8)
Variando la costante d'integrazione si può osservare la riduzione della varianza sulla presentazione video.

-Il comando dell'indice verticale di collimazione è affidato allo scroll orizzontale "Puntamento"
tutti i rilevamenti angolari sono riferiti all'asse del battello.

-Il valore del rapporto Si/Ni all'ingresso del sonar, indicato nell'apposita finestra, è determinato mediante calcolo dal livello del processo di correlazione; non è mai inferiore a -25 db , valore sotto il quale il sonar non consente la rivelazione del bersaglio.

-I pulsanti G.video+ e G.video- consentono la regolazione dell'ampiezza del tracciato video.

-I pulsanti Fz; Fz+ ; Fz- permettono la regolazione del livello medio di correlazione.

-Il pulsante Riprist. param. riporta tutte le regolazioni alla condizione d'accensione.

-Il gruppo di comandi "Calcoli di portata" permette una valutazione approssimata della distanza del bersaglio; questa computazione è basata sul rilievo del rapporto Si/Ni indicato in precedenza.

-Il pulsante Ins.Aut. genera, dopo il puntamento, l'inseguimento automatico del bersaglio.


4) SETTORI DI SCOPERTA DI CIASCUNA DELLE TRE SOLUZIONI
-Con la configurazione relativa all'impiego della base circolare completa
si realizza un settore di scoperta di 360° salvo le limitazioni di copertura dovute dalla struttura del battello.
La risoluzione angolare è pari a 1.25°
In questo caso con il pulsante Simul. si possono visualizzare tre bersagli aventi le seguenti caratteristiche:
* bersaglio a) simula una nave in movimento, avanti-indietro, su di un settore circolare a proravia, che si estende da circa 200° a 300°. Il bersaglio se opportunamente collimato può essere inseguito in automatico.
* bersaglio b) simula una nave in allontanamento a rotta costante. Il livello del segnale, se il bersaglio è opportunamente collimato, può essere monitorato mediante il valore di Si/Ni che decresce mano a mano che la nave si allontana.
* bersaglio c) simula una nave ferma sul rilevamento 70° circa.
(NB: i movimenti dei bersagli, per rendere più evidente la simulazione, non sono aderenti alle velocità effettive delle navi).

-La configurazione che prevede l'impiego della base di illuminazione copre due settori:
a poppavia da 160° a 200°
a proravia da 85° a 275°
La risoluzione angolare è pari a 1.405°
Anche in questo caso con il pulsante Simul. si possono visualizzare tre bersagli aventi le seguenti caratteristiche:
* bersaglio a) simula una nave in movimento, avanti-indietro, su di un settore circolare a proravia, che si estende da circa 200° a 300°. Il bersaglio se opportunamente collimato può essere inseguito in automatico soltanto nell'arco compreso tra 85° e 275°.
* bersaglio b) simula una nave in allontanamento a rotta costante. Il livello del segnale, se il bersaglio è opportunamente collimato, può essere monitorato mediante il valore di Si/Ni che decresce mano a mano che la nave si allontana.
* bersaglio c) simula una nave ferma su rilevamento 50° circa.

Con l'impiego della base conforme il settore di scoperta a proravia è compreso da 60° a 300°
La risoluzione angolare è pari a 1.25°
Come in precedenza con il pulsante Simul. si possono visualizzare tre bersagli aventi le seguenti caratteristiche:
* bersaglio a) simula una nave in movimento, avanti-indietro, su di un settore circolare a proravia, che si estende da circa 200° a 300°. Il bersaglio se opportunamente collimato può essere inseguito in automatico soltanto nell'arco compreso tra 60° e 300°.
* bersaglio b) simula una nave in allontanamento a rotta costante. Il livello del segnale, se il bersaglio è opportunamente collimato, può essere monitorato mediante il valore di Si/Ni che decresce mano a mano che la nave si allontana.
* bersaglio c) simula una nave ferma sul rilevamento 50° circa.

5) INFORMAZIONI SULL'IMPIEGO DEL SOFTWARE
Il software in oggetto è disponibile in formato file.exe cliccando su Zip
All'avvio del programma citato si ha una semplice schermata sulla quale, cliccando le diciture, si seleziona una delle tre versioni del sonar.
A seguito della selezione il programma richiede tempo per caricare le matrici di calcolo, una volta ultimata l'operazione si visualizza la schermata operativa voluta.
Tutti i comandi e le regolazioni sono possibili come se il FALCON fosse operativo in mare.
Non è disponibile il canale audio data l'assenza dell'hardware esterno.
Una volta esaminata la presentazione voluta si deve ritornare al file eseguibile per impostare una diversa soluzione.



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